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Amare se stessi: perché è importante e la strada maestra

Molti problemi che mi vengono portati nelle sessioni di counselling hanno la stessa causa: la mancanza di amore di se. Vediamo perché e cosa fare per amare se stessi.

“Ama te stesso, osserva te stesso. Oggi, domani, sempre”. Dhammapada Condividi il Tweet
Donna che abbraccia un cuore
Donna che abbraccia un cuore

Ci sono due cose che mi affascinano profondamente.

La prima cosa che mi affascina

La prima cosa che mi affascina è che nel mio mestiere di counsellor mi capita spesso che i clienti mi chiedano una mano a risolvere problemi apparentemente diversi ma che hanno – in fondo in fondo – la stessa causa radice.

E quali sono questi problemi?

Beh ad esempio:

  • La persona che rimane in una relazione affettiva anche se non la rende felice
  • Le persona che ha una passione, un sogno nel cassetto ma che si trattiene dal realizzarlo
  • Il manager molto esigente che sottopone se stesso ed i suoi collaboratori a dosi massicce di stress
  • La persona che vorrebbe avere più tempo per se stessa e non sa dove e come trovarlo

E quale sarebbe la causa che sta alla fonte dei diversi problemi che hanno queste diverse persone?

La macro causa che sta alla base di questi diversi problemi è la mancanza di amore per se stessi.

La seconda cosa che mi affascina

La seconda cosa che mi affascina profondamente è che per questi problemi la macro soluzione è la stessa ed è riassunta nella semplice (anche se per nulla facile) prescrizione del Buddha:

“ama te stesso, osserva te stesso oggi domani sempre”.

Vediamo meglio perché sostengo questa tesi. Poi, se l’articolo scatena dubbi o domande, in fondo alla pagina trovi le istruzioni per scrivermi ed avere risposte tramite un video.

Amare se stessi: cosa significa e perchè è importante

Finché non ami te stesso, non ti sentirai mai amato. A. Desjardins Condividi il Tweet

Partiamo dalla prima prescrizione.

Il Buddha – che non è famoso per l’istigazione al narcisismo – invita prima di tutto ad amare se stessi.

Amare se stessi significa considerarsi importanti e riconoscere il proprio valore intrinseco.

 Intrinseco?

Nel senso di:

  • a prescindere dal ciò che si fa e realizza nella vita
  • senza condizioni.

Amare se stessi – considerarsi importanti e riconoscere il proprio valore intrinseco – consente di:

  • prestare attenzione a se stessi e alle proprie passioni,
  • prendersi cura di se e concedersi del tempo
  • e – può sembrare strano – amare veramente gli altri e costruire relazioni nutrienti.

Cosa succede invece quando manca l’amore di se?

Vediamo qualche ricaduta che ci fa capire meglio perché la mancanza di amore di se è il filo conduttore di problemi apparentemente diversi.

Amare se stessi e tempo per se stessi

Come abbiamo visto in questo articolo dare tempo a ciò che è importante è il segreto per una buona gestione del tempo.

Se non consideriamo importanti noi stessi (non ci amiamo abbastanza) diventa difficile utilizzare i consigli che fornisco:

Amare se stessi  e relazioni di coppia

Quando prestiamo attenzione agli altri prima di prestare attenzione a noi stessi forse stiamo solo cercando di avere in cambio quell’amore che non siamo disposti a darci.

E quando facciamo questa pressione sull’altro spesso ne risenti tu, l’altro e piano piano la relazione si sgretola.

Quando poi sono in relazione due persone che non si amano abbastanza e dipendono l’uno dall’amore (attenzione, riconoscimenti di valore) dell’altro i guai sono dietro la porta.

Amare se stessi e stress al lavoro

Mettiamo che sei un manager a capo di una azienda o di una sua parte (non importa quanto grande fai tu … 5, 10, 15, 150 persone etc.).

E mettiamo che non ti dai valore da solo e aspetti che il tuo valore te lo “certifichino” i risultati.

Cosa succede se per caso non arrivano i risultati che vuoi tu nei tempi che vuoi tu?

Succede che arrivano lo stress … (oddio non valgo abbastanza … oddio e adesso ….?)  e cominci a stressare te stesso e le tue persone … che poi hanno più difficoltà a portarti i risultati.

Amare se stessi e realizzare i propri sogni e passioni

La persona che non si ama abbastanza, crede ai condizionamenti sociali ed ha paura.

Ha paura di essere egoista.

Se “amo” me stesso (presto attenzione, mi prendo cura, ascolto le mie passioni, mi attivo per soddisfarle) sono egoista?

 Ma non bisogna mettere prima gli altri?

Se amo me stesso e presto attenzione ai miei bisogni e alle mie passioni non vengo meno ai miei doveri (di padre, madre, moglie, marito, capo, venditore, professionista, etc.)?

La persona che non si ama abbastanza, non crede abbastanza in se stessa ed ha paura.

Di fatto chi ha paura non è la persona ma un “personaggio interiore” che ognuno di noi ha dentro di sè: l’Ego Infantile.

Ha paura di fallire.

E se ascolto le mie passioni e cerco di realizzarle e poi fallisco poi divento un fallimento?

La combinazione di queste paure diventa una miscela bloccante per la realizzzione dei nostri sogni nel cassetto e passioni.

Bene e ora passiamo alla seconda prescrizione del Buddha.

Osservare se stessi: cosa significa e perché è importante

Il mondo esteriore è lo specchio e il riflesso del mondo interiore. Cit. Condividi il Tweet

Osservare se stessi significa osservare cosa si muove nel nostro mondo interiore.

Mmm e che c’è in sto mondo interiore?

Beh prima di tutto nel nostro mondo interiore ci sono i nostri bisogni ed i nostri valori.

Come abbiamo visto in questo articolo se non osserviamo, se non prestiamo attenzione e non diamo risposta a queste spinte del nostro mondo interiore ne risentono la nostra energia, il nostro benessere (prima emotivo e pian piano quello fisico e spirituale) e serenità.

Nel nostro mondo interiore si annidano anche i principali ostacoli alla soddisfazione dei nostri bisogni valori e passioni:

  • i personaggi interiori
  • gli schemi mentali.

Un esempio di personaggio interiore da osservare (e non ascoltare): l’Ego Infantile.

Abbiamo incontrato questo personaggio interiore diverse volte.

E’ un ostacolo:

Alcuni esempi di schemi mentali da osservare (e lasciare andare)

Abbiamo visto alcuni degli schemi mentali da osservare e lasciare andare per avere crescita, benessere e prosperità nelle nostre vite.

Ad esempio:

  • in questo articolo abbiamo visto lo schema mentale che condiziona come interpreti i tuoi errori e il giudizio degli altri
  • in questo articolo abbiamo visto lo schema mentale che condiziona come ti poni rispetto alla produzione dei risultati
  • poco fa ho accennato al condizionamento sociale che ci porta a confondere amore di se con egoismo

Amare se stessi: un esempio pratico

Con l’articolo di oggi ho voluto portare la tua attenzione su un “ingrediente” fondamentale per chi desidera una vita ricca di realizzazione e serenità: amare se stessi.

Abbiamo visto anche che la strada maestra per coltivare questo atteggiamento di fondo verso se stessi passa per la conoscenza del nostro mondo interiore (i nostri bisogni i nostri valori e i personaggi e schemi mentali che ci impediscono di ascoltarli).

Per farti un esempio pratico ho pensato di usare le parole di Kim Mcmillen.

Parole che  fanno capire in modo molto semplice  il collegamento tra amare se stessi e il proprio modo di vedere le cose (e quindi gli schemi mentali).

In particolare da questa testimonianza emerge in molto chiaro che:

  • amare se stessi significa cambiare modo di vedere le cose
  • questo cambiamento di prospettiva conduce a maggiore benessere, realizzazione, e serenità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero – Kim Mcmillen

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori. Oggi so che questa si chiama autenticità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama rispetto.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare una vita diversa e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi. Oggi so che questa si chiama maturità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato. Da allora ho imparato ad essere sereno. Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, non ho più rinunciato al mio tempo libero e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità, ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi. Oggi so che questa si chiama semplicità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo si chiama amor proprio.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E cosi facendo ho commesso meno errori. Oggi so che questa si chiama umiltà.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato o di preoccuparmi del futuro. Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta. Oggi so che questo si chiama benessere.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore, l’intelletto è diventato il mio migliore alleato. Oggi so che questa si chiama saggezza.

Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che questa si chiama vita.

Amare se stessi: augurio e saluti

Chiudo questo articolo su questo tema così importante con augurio.

L’augurio è che tu – se non l’hai già fatto – possa inziare al più presto ad amarti davvero e raccogliere i benefici che ne derivano per la tua vita.

Se, come è capitato a me,  poi ti verrà voglia di avere più tempo da dedicare a te stesso.

E la chiave di volta sai quale è?

Coltivare le soft skills.

Ho spiegato in che modo puoi usare le soft skills per avere non solo più risultati nel lavoro ma anche maggiore realizzazione personale e maggiore serenità nella vita in un video corso gratuito riservato agli iscritti al Blog.

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  • Come avere maggiore realizzazione di se stessi grazie alle soft skills
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Io te ne sarò molto grato … forse anche i tuoi amici ;-).

In ogni caso alla prossima.

Mirco

Immagini: www.unsplash.com Google images

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Scrivimi a mirco@mircobosi.com.

Se la domanda è di utilità generale, risponderò tramite un video che spero possa essere utile non solo a te, ma anche ad altre persone in situazioni o con problemi simili a quelli della tua domanda.

Per:

  • maggiori informazioni sul tipo di domande che puoi farmi
  • vedere risposte che ho già dato “Mirco risponde”

dai un’occhiata a questa pagina.

Man mano che rispondo alle domande e “sforno” i nuovi video ti invierò una mail all’indirizzo che hai usato per iscriverti alla newsletter del Blog.

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Immagini: www.unsplash.com,  Google images

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