Arriva il momento in cui ci rendiamo conto che dobbiamo e vogliamo cambiare abitudini. Spesso più facile a dirsi che a farsi: qui scopri come riuscire a cambiare abitudini una volta per tutte.
Siamo ciò che facciamo ripetutamente - Aristotele Condividi il TweetCi siamo passati tutti. Io tante volte. Troppe. Altrettante molti partecipanti dei miei percorsi.
E tu? Ci sei passato?
Di cosa sto parlando?
Sto parlando di quanto può essere difficile cambiare abitudini.
Dimmi se ti suona familiare: tocchi il fondo rispetto ad una abitudine che vorresti non avere.
Dici:
“ basta da domani smetto di … “
Fai il bravo per qualche giorno. E poi …
E poi, come diceva Adriano Pappalardo, ricominciaaaaaamo ..
Ricominciamo a fare quello che abbiamo sempre fatto e raccogliamo i risultati che abbiamo sempre raccolto.
Oppure capita qualcosa che ci ricorda che dovremmo iniziare una abitudine che migliorerebbe la nostra vita (lavorativa, sportiva o privata).
Ci diciamo con profonda convinzione: ok da domani inizio a …
Facciamo quella cosa per qualche giorno e poi come si dice: ci diamo su.
Il contenuto è diverso ma la sequenza è la stessa
Il contenuto di questa sequenza o “processo” può essere dei più vari:
- smettere di stare troppo sul divano a guardare la televisione
- smettere di lamentarti
- smettere di lavorare troppo
- smettere di mangiare troppi cioccolatini o altro “confort food” (il cibo a cui ricorriamo per tirarci su di morale)
- smettere di fumare
- smettere di frequentare vampiri energetici
- iniziare a fare attività fisica
- iniziare a sviluppare competenze trasversali
- iniziare ad usare tecniche di meditazione
- iniziare a fare lo stretching
- iniziare a fare gli esercizi con gli elastici per la cuffia dei rotatori
e così via.
Ma la sequenza – chi più chi meno – l’abbiamo ripetuta almeno una volta.
Cambiare abitudini: la sequenza abbacchiante
1. Ci rendiamo conto che è ora di cambiare abitudini.
2. Facciamo un buon proposito.
3. Magari abbiamo anche la scusa per acquistare qualche “indispensabile” accessorio che non si sa mai potrebbe aiutare.
4. Manteniamo il proposito qualche giorno.
5. Poi inesorabilmente torniamo a fare quello che abbiamo sempre fatto.
6. E chiudiamo rimuovendo le buone motivazioni che ci eravamo dati per il cambiamento.
Perchè le rimuoviamo?
Le rimuoviamo perché averle ben presenti nella nostra consapevolezza ci farebbe star male.
E a chi più chi meno non ci piace stare male.
Non ci piace sentirci a disagio sapendo che dovremmo cambiare ma non riusciamo a farlo.
Non generalizziamo ma …
Bada bene. Non dico che sia sempre così. A volte la buona volontà ci sorregge e vinciamo la sfida con l’abitudine. Riusciamo a dirle “ciao cara mi spiace ma non siamo fatti l’uno per l’altra”. E riusciamo nel nostro intento. La lasciamo andare una volta per tutte.
Per questo non voglio generalizzare e dire che nel “duello” con le abitudini abbiamo sempre la peggio.
Infatti non dico sempre … dico spesso è così. Specie per te
Dico spesso. Dico che spesso non manteniamo i buoni propositi e ci ritroviamo punto e a capo.
E lo dico in particolare a te.
E perché a te? Perché tiro a indovinare. Se questo articolo tra i tanti del mio Blog ha attirato la tua attenzione credo sia perché hai un conto aperto con qualche tua abitudine.
Non dico che hai il dente avvelenato.
Ma ti rode. Ti rode che ci hai provato a mollarla ma ha vinto lei. E’ ancora lì.
Ma di chi parli?
Della vecchia abitudine che non ti molla.
Oppure ti secca che ci hai provato più volte a farla tua ma non ha attecchito.
Resiste a diventare tua …
Sto parlando della nuova abitudine che non ne vuole sapere di attecchire.
E, sotto sotto, lo sai bene che la tua vita migliorerebbe se tu riuscissi a:
- fare tua la nuova abitudine
- mollare la vecchia abitudine improduttiva.
Sei seccato, ti rode e allo stesso tempo sei un po’ sfiduciato. Non dico rassegnato.
Sennò non saresti qui ora con me.
Ma sfiduciato si.
Un pò di fiducia l’hai persa.
Una vocina dice “non fa per me” … “non sono portato” a [la cosa che vorresti iniziare].
Una vocina dice “non ce la posso fare” a smettere di [la cosa che vorresti smettere].
In fondo se tu fossi portato o se fosse facile ci saresti già riuscito. Di metodi ne hai già provati altri. E non hanno funzionato.
Perché dovrebbe essere diverso questa volta?
Allora da un lato hai iniziato a leggere, una vocina dice “dai forse qua c’è una speranza”.
Mentre un’altra dice “si dai leggi pure tanto … Tanto anche questa volta”.
Cambiare abitudini: e allora perché non molli?
Semina una abitudine e raccogli un destino Condividi il Tweet
E non deve essere facile continuare a sperare e non mollare e allo stesso tempo provare quel disagio da “sfiducia”.
E allora perché non molli?
Perché una parte di te lo sa che ne va del tuo destino.
Non sei un pò drammatico?
Beh forse un pochino. Ma ti voglio chiedere una cosa: Chi sei tu? Chi sei tu oggi?
Tu oggi non sei forse la somma delle tue abitudini?
Non sono forse loro che ti hanno portato – nel bene e nel male – dove sei ora?
Non siamo tutti di fatto le nostre abitudini?
Cosa ci fa avere la salute che abbiamo? Cosa ci fa avere le relazioni che abbiamo? Cosa ci avere il successo che abbiamo (o che non abbiamo)?
Cosa ci fa avere:
- il lavoro
- le competenze
- la macchina
- il peso
- il tono muscolare
- la memoria
- la capacità di attenzione
- la tendenza a stressarci di più o di meno degli altri
che abbiamo oggi?
E potrei andare avanti lo sai bene. Cosa è che ci fa avere o non avere ciò che hai o non hai oggi?
Esatto: sono le abitudini.
Aristotele la sapeva lunga e diceva: “siamo ciò che ripetiamo più spesso”.
Ecco perché non molli. Ecco perché nonostante i tentativi che hai già fatto non molli e stai leggendo ora questo articolo. Perché lo sai che può sembrare una frase da bacio perugina ma le abitudini che semini diventano il tuo destino.
Ecco perché persisti. Ecco perché speri che questa volta sia diverso. E fai bene.
Questa volta sarà diverso.
Cambiare abitudini: una mini pillola teorica e l’approccio che ti suggerisco
Questa volta sarà diverso e ti spiego perché. Perché seguiremo un approccio diverso.
L’approccio è legato ad una questione tecnica che a spiegarla tutta per filo e per segno viene fuori l’enciclopedia Britannica e te ti butti dalla finestra dalla disperazione e il problema delle abitudini è risolto alla radice 😉.
Ti do la versione iper semplificata e poi andiamo alla conseguenza pratica.
I tuoi comportamenti automatici e ripetuti (abitudini) dipendono da diversi fattori:
- il tuo ambiente
- le tue competenze
- i tuoi schemi mentali (convinzioni credenze valori etc.) più o meno consci
- la tua identità conscia e inconscia (l’immagine che hai di te stesso, il concetto di te che hai formato e rinforzato su “chi sei”)
A loro volta le abitudini influenzano in positivo e in negativo (a seconda di che abitudine si tratta) questi fattori.
Un esempio veloce: una abitudine ti porta a frequentare un certo ambiente e quell’ambiente influenza la tua identità.
Un esempio pratico autobiografico:
- la mia abitudine di fare pratica meditativa
- e il mio valore del miglioramento continuo
mi portano a frequentare l’India da diversi anni.
Aver frequentato certi ambienti ha:
- sviluppato certe competenze
- e modificato il concetto che ho di me stesso.
Cambiare abitudini: l’approccio suggerito
C’è una espressione che sentii la prima volta dal mio capo Gary a Londra, è un po’ cruenta ma rende l’idea: se devi scacciare una mosca non usare un bazooka.
Noi potremmo dire che prima di usare antibiotici proviamo con l’aspirina poi con una roba un pochino più tosta e poi se proprio servono andiamo sugli antibiotici.
Detto fuori di metafora.
Noi non sappiamo se la causa che ti frena nel cambiare abitudini è al livello di:
- ambiente
- competenze
- schemi mentali
- identità.
Quindi seguiamo un approccio con il quale prima fai passi semplici e che impegnano poco tempo energie e soldi.
Se funziona bene. Stopping. Sei arrivato 😉.
Se non funziona vai al passo un pochettino più articolato e che richiede un po’ più di risorse.
Se il passetino in più funziona bene. Stopping. Sei arrivato.
Se non funziona vai al passo successivo che richeide un pò più risorse.
E così via fino a strumenti via via ad impatto e complessità più alta.
Vediamo meglio.
Cambiare abitudini: il primo passo
Un viaggio di mille miglia inzia da un singolo passo. Cit. Condividi il Tweet
Nelle prime strategie che stiamo per vedere ti aiutano molti “trucchi” tecniche ed espedienti nati nel campo del management.
Il management infatti è la disciplina che mira ad ottimizzare le risorse necessarie alla realizzazione dei risultati.Nasce in campo aziendale ma gli approcci e principi sono applicabili anche alla dimensione personale.
Di fatto:
- le risorse sono risorse,
- gli obiettivi sono … obiettivi,
- i piani sono … piani
- le strategie sono … strategie
a prescindere che si tratti di un risultato da realizzare al lavoro nello soprt o nella vita.
Ok pronto a vedere alcuni spunti utili con un buon impatto e una bassa complessità (cioè che ti costano poco tempo, pochi soldi e poca energia per metterle in pratica)?
Cioè poca spesa e buona resa?
Si la puoi metere così ;-).
Io per le robe a gratis sono sempre prontissimo!
#1. Parti da qualcosa che inizi a fare (smettere abitudini è più difficile di iniziarne di nuove)
#2. Parti dalla abitudine più semplice (non ti cambierà la vita probabilmente ma cominci ad allenare il muscolo del cambiamento)
#3 Modifica il tuo ambiente:
- Vuoi bere più acqua? Circondati di bottiglie d’acqua.
- Vuoi andare più spesso in palestra? Circondati di “ossessionati” del fitness
- Vuoi leggere di più? Circondati di libri e di persone che leggono
#4 Costruisci un obiettivo Smart
Quando passi pian piano a risultati un pochino più impegnativi ti conviene seguire una struttura che ti aiuta a non dimenticare gli ingredienti di un buon obiettivo (seme dell’intento, motivazione, risorse, etc.) ne ho parlato in questa pillola formativa se vuoi approfondire.
#5 Pianifica
Se l’obiettivo è “cicciotto” dividilo in bocconi più piccoli.
In ogni caso per ogni obiettivo o sotto obiettivo stabilisci le attività necessarie e poi prendi un impegno con te stesso mettendo quella attività nell’agenda
#6 Prendi un impegno pubblico
Come ti ho spiegato in questa pillola gratuita su come concentrarsi, le persone si attengono di più ai propositi se li hanno dichiarati pubblicamente
#7 Trovati un Buddy
Ecccccche è sto Buddy? Ammmmmericano magggna maccaroni aooooo??
Si in effetti nella crescita personale come in tanti altri campi ogni tanto si infilano termini del mondo anglosassone … per Buddy si intende una persona di “supporto” ai tuoi intenti di cambiamento.
In particolare una persona:
- con cui prendi un impegno di rispettare i tuoi impegni di cambiamento
- a cui rendi conto di come stai andando
- da cui ricevi incoraggiamento a proseguire nei tuoi intenti
#8 Monitora i tuoi progressi e condividili con il tuo buddy
Raccogliere piccoli grandi successi e condividerli con altri che ci tengono a te e alla tua crescita benessere e prosperità ti da una bella spinta a persistere con il cambiamento che hai iniziato.
Infatti le ricerche effettuate ci dicono che una cosa che fa sprigionare emozioni positive, motivazione e schemi mentali a supporto del cambiamento è vedere i progressi che si fanno in un ambito significativo della propria vita. E più si fa esperienza di questi effetti collaterali positivi dei progressi fatti e più si è motivati a impegnarsi verso l’obiettivo.
E come – si dice – una gioia condivisa vale li doppio ;-).
#9 datti un premio una volta che hai consolidato il cambiamento
E poi?
E poi ..
#10 si ricomincia da capo con un cambiamento un pochettino più impegnativo.
Dopo aver lavorato su 3-4 abitudini da introdurre sempre più cicciotte puoi iniziare a usare questo approccio con abitudini da eliminare.
In questo caso una prima piccola cosa che puoi fare è eliminare le tentazioni dal tuo ambiente.
Esempio: togli cibi spazzatura dalla vita o addirittura dagli scaffali della cucina.
Se stai cercando di smettere di fumare stai lontano da ambienti e persone che fumano.
Non basta per smettere ma intanto fumi di meno e cominci ad ammorbidire le sinapsi dell’automatismo.
Cambiare abitudini: un passettino in più
Andando ad un gradino più alto nella scala dei livelli di intervento puoi fare dei passettini in più.
Il primo passettino è iscriverti al Blog.
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- Perché le soft skills sono l’ingrediente fondamentale per avere successo
- Come realizzare più risultati al lavoro grazie alle soft skills
- La differenza tra realizzare risultati e realizzare se stessi
- Come avere maggiore realizzazione di se stessi grazie alle soft skills
- I due tipi di serenità
- Come avere maggiore serenità grazie alle soft skills

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Cambiare abitudini: massima propulsione
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Il percorso online dura diverse settimane e comprende:
- diversi strumenti
- il mio accompagnamento online
- più altre forme di supporto
per energizzarti e sostenerti al cambiamento in direzione della vita che desideri veramente.
Il percorso online ti consente di lavorare su:
- abitudini
- schemi mentali (convinzioni, condizionamenti e credenze)
- macro schema mentale (identità)
- personaggi del mondo interiore
e allinearli ai tuoi bisogni, valori e passioni.
Con questo pacchetto di strumenti oltre a progettare e iniziare a vivere la vita che desideri, puoi vincere le abitudini più ostiche come ad esempio:
- smettere di fumare
- smettere di procrastinare (si è una abitudine)
- bassa autostima (si è una abitudine rinforzata da schemi mentali e concetto distorto di se)
- rabbia (si è una abitudine)
- cambiare le tue abitudini relazionali
- smettere di dire si agli altri e no a te stesso
- iniziare a dire no agli altri e si a te stesso
- smettere di cadere in preda alla rabbia (si anche questa è una abitudine)
- turbolenza mentale (ruminazioni, preoccupazioni e ansia eccessive etc. e … si sono abitudini mentali ;-))
E tanto tanto tanto tanto altro.
Ps: se fumi e decidi di smettere ti ripaghi il percorso con un filo di gas 😉
Bene è arrivato il momento di salutarti.
Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi condividerlo con i tuoi contatti puoi utilizzare i pulsantini social colorati che trovi qua sotto. Io te ne sarò molto grato.
Con questo è tutto. Alla prossima. Mirco
Immagini: unsplash.com
PS: Hai delle domande?
Scrivimi a mirco@mircobosi.com.
Se la domanda è di utilità generale, risponderò tramite un video che spero possa essere utile non solo a te, ma anche ad altre persone in situazioni o con problemi simili a quelli della tua domanda.
Per:
- maggiori informazioni sul tipo di domande che puoi farmi
- per vedere risposte che ho già dato “Mirco risponde” dai un’occhiata ai video che trovi in questa pagina.
Man mano che rispondo alle domande e “sforno” i nuovi video ti invierò una mail all’indirizzo che hai usato per iscriverti alla newsletter del Blog.
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