In questo articolo (se vuoi c’è anche il video) rispondo ad una domanda su come scegliere i collaboratori. La risposta è molto importante visto che ne va del vantaggio competitivo dell’azienda.
I collaboratori sono l'asset più importante per realizzare il tuo vantaggio competitivo. A Mulchay Condividi il TweetA Londra, dove ho lavorato nella selezione, formazione e sviluppo delle risorse umane, ho imparato che per capire se una persona avrà successo nel lavoro si vanno a cercare i cosiddetti “predittori” del successo.
Che cosa sono i predittori del successo?
I predittori del successo sono quegli elementi che ci fanno capire che una persona avrà successo nel lavoro.
Il voto di laurea ad esempio non è un predittore del successo.
Ma come non predice il successo?
Il voto di laurea , predice solo una buona capacità di studiare.
E’ vero che ci sono alcuni mestieri dove è necessario studiare al lavoro, come nell’Ufficio Studi di Banca Italia piuttosto che nella Ricerca e Sviluppo, però per la maggior parte dei mestieri non è richiesto il sapere, è richiesto soprattutto il saper fare.
Ecco perché il titolo di studio non è un predittore del successo.
Questo non vuole dire che la laurea non serva, è chiaro che per mestieri ad alto contenuto tecnico serva un determinato tipo di laurea, ma non mi accanirei sul voto di per sé.
Ma allora che cos’è che predice il successo di una persona?
Sono quelle che nel mondo anglosassone vengono chiamate soft skills, cioè le competenze trasversali.
Questo non lo dico io, lo dice l’Università di Harvard in uno studio commissionato da un pool di aziende che si è fatto la stessa domanda, cioè:
Come faccio a scegliere i migliori collaboratori, cioè cos’è che mi consente di capire per tempo che una certa persona porterà un valore aggiunto in un dato mestiere?
La risposta è stata: le soft skills.
La “sentenza” dell’Università di Harvard è stata infatti che
l’85% del successo nel lavoro dipende dalle soft skills, ovvero le competenze trasversali.
Quindi tornando alla nostra domanda: come si scelgono i collaboratori?
Come scegliere i collaboratori?
I collaboratori si scelgono in base al livello di competenze trasversali posseduto.
Di seguito riporto un piccolo esempio tratto dalla mia esperienza.
Un giorno ho voluto fare un piccolo esperimento.
Ho chiesto ai giovani manager ad alto potenziale selezionati da una grande azienda per diventare futuri dirigenti, che stavo formando all’interno di un master in management, di inviarmi un messaggio con titolo di studio e votazione di laurea.
Ne è uscito che la maggior parte aveva voti di laurea attorno al 100, quindi non particolarmente eclatanti.
In più uno dei ragazzi più in gamba che ricordo, mi disse che non aveva terminato la laurea, ma tra le esperienze più significative aveva avuto quella di andare all’estero in una missione di pace (se non sbaglio nel Kosovo).
Quindi stiamo parlando di un contesto (esperienza come militare in una missione all’estero) dove:
- servono molto
- si allenano molto
le competenze trasversali.
E quindi quale è il primo passo per scegliere i collaboratori?
Il primo passo per scegliere i collaboratori in base alle soft skills è quello di prendere dimestichezza e cominciare ad allenare in prima persona queste soft skills.
E puoi iniziare a fare questo in un modo molto semplice: usare il video corso gratuito per gli iscritti al Blog.
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Bene, per oggi abbiamo terminato.
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Alla prossima.
Mirco
Immagini Google Images
