Se pensi che nel raggiungere i tuoi obiettivi sei bloccato per mancanza di forza di volontà … Leggi fino in fondo questo articolo per scoprire la vera causa.
[bctt tweet=”“Il cambiamento è una porta che si apre solo dall’interno” T. Peters” via=”no”]
In questo articolo voglio parlarti di una trappola che è necessario conoscere per riuscire a ottenere risultati nella tua vita.
La trappola per cui davanti alle difficoltà pensiamo di non avere abbastanza forza di volontà.
Da qui alla fine scoprirai il vero motivo per cui non riesci a raggiungere i risultati che ti sei prefissato e ti darò gli strumenti per evitare questa trappola.
Ora ti lascio all’articolo, se vuoi c’è anche il video.
La trappola della forza di volontà
Probabilmente ti è capitato di trovati in una situazione del genere:
C’è un momento in cui non sei soddisfatto, quindi ti dai un obiettivo.
Ed è già ottimo perché di solito gli obiettivi non vengono utilizzati o non sono fatti proprio come andrebbero fatti.
Dopo esserti dato l’obiettivo cosa fai?
Definisci il cosa, quindi il risultato che desideri.
Definisci il come, quindi le azioni ed i passi da fare.
E ti dai anche un perché sufficientemente stimolante.
Dopodiché svolgi le azioni pianificate per qualche giorno…
Poi però hai qualche inconveniente:
- salti qualche giorno,
- sgarri un pochino,
- perdi la motivazione.
E infine ti dici “Capperi non ho abbastanza forza di volontà, provo un’altra volta”.
Morale?
La morale di questa situazione ha a che fare con il chi.
Nel senso che ci preoccupiamo di che cosa vogliamo, di come realizzarlo e di darci anche un perché, ma c’è un problemino.
Problema del chi
[bctt tweet=”“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar sé stesso” L. Tolstoj” via=”no”]
Il problemino riguarda il chi, cioè chi è la persona che farà il come, che porterà al cosa, in base ai suoi perché.
Ti faccio un esempio banale.
Temistocle pesa 89 kg, ha un girovita di 99 cm e i pantaloni gli stringono.
Siccome il presente che sta vivendo non gli piace, cosa fa?
Si dà un obiettivo di dimagrimento e quindi:
- Definisce l’obiettivo: portare il peso da 89 kg a 82, il girovita da 99 a 94 in due mesi;
- Definisce il come: da domani andrà in palestra tre volte a settimana, mangierà sano, eviterà gli alcolici, e berrà al massimo 2 bicchieri di vino il sabato sera.
- Definisce il perché: lo fa star bene, si sente in forma, non deve più comprare i pantaloni nuovi, etc…
Dove sta il problema?
Il problema è che…
Chi è la persona che dovrà cambiare le abitudini alimentari? Che essendo abitudini sono automatiche e non proprio subito facili da cambiare.
Chi è che dovrà cambiare le abitudini che lo hanno portato ad essere sovrappeso nel presente e che se non le cambia il suo futuro sarà uguale al suo presente?
Chi è che dovrà creare nuove abitudini per portarsi al futuro che desidera?
Chi è?
È la stessa persona:
- con gli stessi schemi mentali, buona parte inconsci;
- con la stessa immagine di sé stessa, per buona parte inconscia;
- con le stesse caratteristiche personali, non sempre messe a fuoco correttamente;
che ha creato il presente che non le piace.
Allora…
Ragionare a livello del fare i come, per avere i cosa, per il perché stabilito, senza prima modificare il livello dell’essere, non funziona.
E, per modificare il livello dell’essere, intendo modificare le caratteristiche e cioè il carattere e l’identità della persona che poi dovrà fare le azioni descritte nel come.
E questo si riassume in: noi non possiamo fare ciò che non siamo.
E, se non puoi fare ciò che è necessario fare perché non sei ciò che è necessario essere, mi spiace ma otterrai ciò che hai sempre ottenuto.
L’Ego Infantile ci mette lo zampino
Quindi è necessario da lavorare su:
- le nostre caratteristiche
- la nostra identità
- i nostri schemi mentali
- le nostre abitudini
- e le nostre competenze
E come abbiamo visto in altri articoli, sono aspetti tutti intaccati da l’Ego Infantile.
Ti faccio un’altra domanda, di nuovo legata al chi.
E’ una domanda che spesso si dimentica il chi.
Chi è che perde la motivazione?
Mhhh… Io?
No, spesso mi dicono “Ah, ho perso la motivazione”, ma non sei mica te che hai perso la motivazione.
Te sei quella parte che guida la tua vita e che vuole fare della roba perché ha senso che venga fatta.
Quella parte che chiamo Capitano della nostra anima o amministratore delegato della Me Stesso S.p.A.
Chi perde la motivazione è l’Ego Infantile, perché come abbiamo visto nell’identikit dell’Ego Infantile, ha le caratteristiche che lo portano a
- non volere fare fatica,
- a privilegiare i vantaggi immediati piuttosto che i vantaggi a medio lungo termine
- eccetera eccetera eccetera…
Quindi, il tema della forza di volontà è un tema secondario.
Il punto è che se il chi, che vuole realizzare l’obiettivo, è lo stesso chi che ha portato alla realtà che adesso non ti piace, sarà molto difficile che riesca poi a realizzare l’obiettivo se non cambia qualcosa a livello un po’ più profondo.
Conclusione
Per realizzare gli obiettivi è necessario potenziare il chi sviluppando le competenze da l’amministratore delegato della Me Stesso S.p.A. e di gestione dell’Ego Infantile.
Poi, più è grosso il tuo Ego Infantile, più sarai privato della tua forza di volontà e più farai fatica.
Quindi averlo grosso senza avere gli strumenti per gestirlo e le competenze del mestiere di l’amministratore delegato della Me Stesso S.p.A. è un grosso problema.
Di fatto l’Ego Infantile:
- ti ostacola nel perseguire il percorso verso la tua visione impedendoti di vivere la vita che desideri davvero;
- è il principale freno al tuo potenziale;
- brucia le tue risorse come il tempo, l’energia, la salute e il denaro.
Anch’io sono stato inconsciamente vittima di questo personaggio distruttivo, che per diversi anni mi ha sabotato frenando i risultati che avrei potuto raggiungere.
Ho subito i suoi danni finché non ho detto basta ed ho dedicato più di dieci anni della mia vita a studiare da vicino questo personaggio infingardo e capire come tenerlo a bada.
E, dopo più di 10 anni di studi e ricerche e escursioni “pratico-spirituali” in India e Uk, e 3 master (counselling gestaltico, counselling olistico, e ipnosi) ho cominciato a condividere gli strumenti per gestire l’Ego Infantile con i miei clienti storici nelle grandi aziende multinazionali.
Ora con la nascita del progetto Coltiva la Crescita questi strumenti esclusivi e testati sono a disposizione – non più di una elite ristretta – ma anche del grande pubblico.
Il primo e il punto di partenza è accedere al corso gratuito e alle email per gli iscritti al Blog.
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Spero che l’articolo ti sia piaciuto.
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Alla prossima.
Mirco
Immagini: Google images